Legge Gelli Bianco e un sistema sostenibile di responsabilità sanitaria
Un parterre di relatori d’eccezione, provenienti da esperienze e settori di competenza diversi, si è ritrovato in Senato in occasione di un convegno dedicato a raccogliere spunti, riflessioni e proposte di implementazione sulla legge 24/2017, nota come Legge Gelli Bianco che ha introdotto per le strutture sanitarie l’obbligo di assicurazione e quello di dotarsi di servizi di risk management.
“La legge nasce con la più nobile delle intenzioni, ovvero quella di tutelare il danneggiato – ha commentato Diego Ammirabile, Head of Claims Relyens – A sei anni dalla sua introduzione, tuttavia, nella sua applicazione emergono delle lacune e delle problematiche che rischiano di mettere in secondo piano tale intento”.
Cosa è emerso dal convegno
Il convegno, promosso su iniziativa del Senatore Antonio Guidi e in collaborazione con la Società Medico-Giuridica Melchiorre Gioia, tenutosi presso la Sala Zuccari mercoledì 28 giugno, ha visto la partecipazione di diversi attori coinvolti.
Molti i contributi e le testimonianze in interventi complementari, che hanno restituito una solida e tecnica ricostruzione del quadro normativo che volge a tutelare integralmente sia le strutture sia gli operatori sanitari, tenendo sempre il focus sul risarcimento del danneggiato.
“Il convegno è stato un vero e proprio incubatore di idee, una analisi di diritto costituzionale, tecnica e non politica – ha commentato ancora Ammirabile – Gli interventi, concentrandosi su dati e limiti della legge, hanno sollevato all’unanimità come sia urgente colmare una contraddizione su tutte: se da una parte è necessario avvicinare il rapporto tra vittima, istituzioni e ospedali, è altrettanto urgente ridurre la disparità di trattamento tra strutture auto assicurate e non, che nella realizzazione stride in maniera molto forte con lo spirito e il senso della legge”.
Punti di attenzione della legge Gelli Bianco sulla responsabilità sanitaria
Il sistema misto, infatti, legittima i diversi binari della responsabilità in ambito sanitario: da un lato quella contrattuale, a carico delle strutture sia pubbliche che private, e dei medici, dall’altro l’extracontrattuale, rivolta a chi svolge la professione sanitaria in una struttura o in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.
In particolare, a marcare uno squilibrio tra strutture assicurate ed auto assicurate è il Fondo di Garanzia per i danni derivanti dalla responsabilità sanitaria, istituito dalla medesima legge al fine di garantire i risarcimenti laddove venga a mancare la copertura assicurativa, o questa sia inferiore al risarcimento dovuto. Come ha commentato Ammirabile, “sebbene sia estremamente importante la sua presenza poiché tutela la vittima del sinistro, porta inevitabilmente a una disparità di contribuzione”.
“Sarebbe necessario, infatti, – ha aggiunto Delia Roselli, Legal and Compliance Manager di Relyens – che anche le strutture auto assicurate intervenissero al foraggiamento del fondo seppur in maniera proporzionale. Non solo: il rischio ulteriore è che, vista la contribuzione e gli alti livelli di tassazione, i maggiori player di qualità si allontanino dal mercato, e con loro le competenze d’eccellenza”.
Il contributo e la visione di Relyens
Convegni così importanti, che vedono Relyens centrale non solo come attore, ma anche come soggetto di parola sul tema, sottolineano l’importanza di costruire e diffondere una cultura del rischio che diventi veicolo anche di prevenzione. Un percorso in cui l’assicuratore assume un ruolo centrale.
“La figura dell’assicuratore è ancora oggi inquinata da scetticismo e sospetto, oltre che spesso limitata alle garanzie di natura finanziaria – commenta ancora Ammirabile – nella visione di Relyens, si tratta invece di un ruolo centrale che promuove best practice e contribuisce alla gestione ottimale del Risk management, ponendosi a garanzia e tutela di tutti gli attori in campo, al fine non solo di ottenere una risoluzione dei sinistri equa e giusta, ma anche per ridurre complessivamente il rischio del mercato”.
“Promuoviamo sicuramente l’innovazione in termini di linee guida e regolamentazioni quantitative e qualitative sul tema dell’autoassicurazione e della contribuzione al Fondo di Garanzia – ha aggiunto Delia Roselli, Legal and Compliance Manager presso Relyens – Si tratta ancora di un sistema che ha ripreso il modello delle RCA, ma che necessita di integrazioni e migliorie che lo rendano pienamente coerente e adeguato al settore sanitario, in modo da implementare al meglio il sistema della responsabilità civile medica. È una richiesta evidente e che deve essere colmata al prima possibile”.
Partecipare ad incontri di tale livello e spessore conferma l’importaza della creazione di un dialogo tra istituzioni e attori del settore: solo attraverso il confronto con i professionisti del settore è possibile, infatti, intercettare le soluzioni milgiori per potenziare una sanità sempre più sicura e quindi di qualità. Creare sinergie positive e soprattutto costruttive è infatti ciò che guida Relyens da sempre nella creazione di progetti e servizi che contribuiscano a creare una solida cultura del rischio all’interno del nostro Paese.