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VALORE UMANO: L’INCONTRO TRA PUBBLICO E PRIVATO PER UNA SANITÀ EUROPEA  

Provider pubblici e privati dei diversi Paesi affrontano criticità comuni: dall’invecchiamento della popolazione alla carenza di personale. Anche le soluzioni possono essere uniche e condivise, partendo dalla digitalizzazione che ottimizzerà il tempo dei professionisti sanitari.  

Ospedali pubblici e privati si trovano ad affrontare problemi comuni: il primo è l’invecchiamento della popolazione; il secondo è la carenza di personale frutto sia di numerosi licenziamenti che delle difficoltà di reclutamento. In sintesi: cresce il bisogno di salute, ma diminuiscono le risorse per farvi fronte.  

“Di fronte ad una sfida di questa magnitudine – commenta Anna Guerrieri, Risk director del Gruppo mutualistico europeo Relyens – solo la cooperazione tra pubblico e privato può garantire una sanità europea per tutti i cittadini e sostenibile per gli Stati. Dobbiamo favorire l’incontro tra i due ecosistemi e la condivisione di soluzioni comuni”.  

A questo tema è stato dedicato il 4° Convegno dell’Unione Europea dell’Ospedalità Privata (UEHP), organizzato a Bruxelles l’8 e 9 marzo 2023 con la collaborazione del Gruppo Relyens, al quale hanno partecipato attori pubblici e privati da tutta Europa, con una rappresentanza italiana, in particolare, piemontese. I rappresentanti della Regione hanno, tra le altre cose, esposto la loro partecipazione al progetto Agenas ‘Umanizzazione ed Empowerment. La valutazione partecipata della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie’. 

Relyens è uno dei principali attori nella gestione del rischio MedMal per le sanità europee. Attualmente opera come risk manager e assicuratore in 5 Paesi creando occasioni di ricerca e divulgazione che permettono di condividere buone pratiche di prevenzione nell’intero ecosistema sanitario. 

“Ad emergere dalla discussione di Bruxelles – prosegue Guerrieri – è la necessità di proteggere il valore umano del personale e promuovere l’umanizzazione delle cure. Un ambito nel quale pubblico e privato possono condividere approcci unitari partendo dai rispettivi punti di forza come le soluzioni innovative del privato nel reclutamento o la diffusione su vasta scala delle prestazioni digitali, nella quale il pubblico, ovviamente, giocherà un ruolo di traino”. 

“Proprio la digitalizzazione ed informatizzazione dei processi – conclude la Risk director – rappresenta la prima soluzione alla carenza di personale per accudire una popolazione che invecchia. In primo luogo, perché promette di ottimizzare l’impiego del tempo, semplificando le procedure burocratiche che tolgono energie all’assistenza; dall’altro perché permetteranno di ridurre l’accesso dei soggetti sani ma fragili in ambienti a rischio come le strutture sanitarie”.  

Fondamentale ovviamente l’opportuna formazione, la protezione dei dati e la sicurezza informatica.