5 STRUMENTI CONCRETI PER FAR CRESCERE IL RISK MANAGEMENT NELLE STRUTTURE SANITARIE

L’esperienza di 90 anni nel campo MedMal è il punto di partenza  per offrire strumenti di prevenzione di comprovata efficacia per contribuire alla sicurezza delle cure. Questo è l’obiettivo di Sham – gruppo Relyens in Italia:  il nuovo portafoglio di servizi RM è ora a disposizione dell’intero ecosistema sanitario

L’Entreprise Risk Management – la gestione del rischio presente in ogni passaggio gestionale, tecnologico e operativo – è la conditio ‘sine qua non’ per la sostenibilità, la sicurezza e l’innovazione della sanità. È un requisito di legge. La corretta gestione del rischio deve accompagnare e sostenere il percorso di progressiva digitalizzazione dell’attività sanitaria e delle strutture, l’internet of Medical Things, l’uso dei Big Data in senso predittivo, oltre a facilitare il superamento della sanità difensiva consentendo la liberazione di risorse essenziali per la cura e la prevenzione.

La legge Gelli 24/2017 ha riconosciuto e codificato l’importante ruolo del risk management, prevedendo, all’’art. 1 della norma, che “la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute”; che questa sicurezza si realizza tramite “l’insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione” che vanno messe “in atto dalle strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private” e alle quali “è tenuto a concorrere tutto il personale”. 

La Sanità italiana ha recepito il cambiamento e, anzi, in molti casi l’ha anticipato, incrementando ruolo e importanza dell’RM nei diversi livelli organizzativi. Ma il punto di partenza non è lo stesso in ogni struttura sanitaria e le risorse e competenze non sono, spesso, sufficienti a consentire il salto di qualità richiesto al Risk Management per fronteggiare la complessità dell’immediato futuro. 

C’è bisogno di un trasferimento di conoscenze specialistiche. Non sono molte, però, le realtà in grado di dimostrare una solida esperienza nel campo dell’RM sanitario.  

Con riferimento a tali tematiche Sham, rappresenta un caso unico in Europa.  

Luca Achilli, Direttore Sviluppo Healthcare di Sham in Italia commenta: “La nostra cultura mutualistica ci ha permesso per decenni di affiancare le strutture ospedaliere in percorsi di prevenzione e miglioramento della sicurezza delle cure a prescindere dall’essere queste socie-assicurate o meno. La conoscenza dei sinistri, grazie al nostro ruolo di assicuratore del rischio MedMal di migliaia di ospedali in Italia ed in Europa, ci garantisce una conoscenza approfondita delle dinamiche degli eventi avversi e di come prevenirle. In ambito risk management, possiamo fare leva su tool proprietari di comprovata efficacia sviluppati, focalizzati su ambiti ad elevata criticità quali ad esempio: il riconoscimento del paziente, il percorso del farmaco, il blocco operatorio, il rischio in ostetricia e nei reparti di emergenza urgenza”.  

“I nostri strumenti di prevenzione del rischio, già disponibili per i nostri soci-assicurati, sono ora accessibili all’intero ecosistema sanitario. Tra questi, il ViziRisk, un assessment globale sul livello di presidio del rischio da parte della struttura; il CartoRisk, focus verticale sul singolo processo finalizzato ad individuare i rischi e a coinvolgere gli operatori nelle azioni di prevenzione e mitigazione; la formazione RM per personale disegnata sulle specifiche esigenze della struttura; la consulenza per l’adeguamento alle previsioni della legge Gelli, come la relazione annuale consuntiva (Art. 2 Comma 5). Offriamo, infine, un servizio trasversale di supporto nella gestione dei sinistri per le realtà in auto-assicurazione”. 

“Ecco perché Sham si candida a divenire il Risk Manager di riferimento della sanità italiana: siamo in grado di intervenire concretamente a fianco delle strutture nel miglioramento della sicurezza.”