I disturbi del sonno

L’IMPORTANZA DEL BUON DORMIRE

I disturbi del sonno sono molto più frequenti di quanto si possa immaginare e le cause sono tra le più varie. Rivolgersi a dei professionisti del settore per migliorare il proprio riposo risulta essere una scelta necessaria, soprattutto in periodi complicati come quello derivante dalla pandemia.

 

In vista del webinar “La maratona del sonno: dai meccanismi di regolazione ai disturbi del sonno” che si terrà il prossimo 19 marzo e promosso dall’AIMS, Associazione Italiana di Medicina del Sonno, abbiamo parlato con il Prof. Luigi De Gennaro, professore ordinario presso La Sapienza Università di Roma ed esperto di medicina del sonno.

Cosa sono i disturbi del sonno e quante persone ne soffrono?

I disturbi del sonno, nell’ultima revisione internazionale, arrivano fino a cento tipologie, includendo anche sintomi e patologie molto rare. L’insonnia, nella forma cronica, ossia che ha una durata maggiore di tre mesi, riguarda in Italia, ma praticamente in ugual misura nel mondo, una forchetta che va dal 10 al 15 % della popolazione. Un altro esempio potrebbero essere le apnee, che colpiscono il 3-5% dei soggetti. Le percentuali riguardano una cospicua parte della popolazione, che si trova ad affrontarle prima o poi nella vita in base anche ai diversi stadi della propria esistenza.

Quali sono le cause principali?

Se siamo davanti ad una patologia, come ad esempio la narcolessia che è una malattia rara, abbiamo una causa prevalentemente di carattere genetico. Altre volte, invece, entrano in gioco tantissimi fattori come ad esempio problemi respiratori per quanto riguarda le apnee, comportamenti e credenze sbagliate per l’insonnia cronica. Molto spesso sono le condotte e il perpetuare di esse che fanno il disturbo da insonnia. Ad esempio, una persona che per un determinato periodo di tempo soffre di insonnia notturna, cercando di compensare le ore di riposo nel pomeriggio, non sa che in questo modo lo sta consolidando e rafforzando.

È possibile consigliare un percorso da intraprendere per guarire dai disturbi del sonno? O ancora, può, invece, indicarci cosa è preferibile non fare?

C’è un’unica società scientifica e clinica in Italia che si occupa di medicina del sonno. Abbiamo una rete di centri accreditati che erogano trattamenti specialistici, ci sono esperti in ogni disturbo del sonno che prestano servizio in base alla diversa tipologia o vera e propria patologia. Il mio consiglio è quello di rivolgersi a specialisti di settore e alle strutture accreditate. Tutto il territorio nazionale è coperto dalla rete di centri di medicina del sonno.

La mancanza di sonno può avere un costo sociale o personale? Quali sono gli effetti che i disturbi del sonno possono avere sulla società?

I costi sono elevatissimi. Ci sono una lunga serie di catastrofi storiche in cui le commissioni di inchiesta, di volta in volta, hanno appurato che alla base del famoso “errore umano” c’era la pregressa assenza di sonno. Ovviamente, ritornando in un contesto quotidiano, la privazione del sonno procura sonnolenza diurna e tra le conseguenze più frequenti ad essa c’è l’errore prestazionale, decisionale ed esecutivo, arrivando così ad una reale riduzione di efficienza lavorativa. L’Italia, da circa tre anni, è dotata di una legge innovativa che subordina il rilascio delle patenti, ma soprattutto i rinnovi, alla valutazione dell’eccessiva sonnolenza diurna, prescrivendo una serie di quadri neurologici e respiratori, che se non trattati adeguatamente possono portare ad un eccessivo sonno diurno. Uno degli aspetti drammatici sociali è che una quota elevatissima degli incidenti stradali è primariamente accreditabile ad un’eccessiva sonnolenza alla guida.

Il lockdown causato dalla pandemia di Covid-19 ha peggiorato i disturbi del sonno nell’ultimo anno?

Le conseguenze sono molto cospicue. La prima è l’aumento delle insonnie. Ma questo è solo uno degli aspetti. L’influenza del lockdown e della pandemia ha impattato molti altri livelli del sonno in maniera spesso difficilmente quantificabile: disturbi d’ansia, depressione, disturbo post traumatico da stress. Sono espressione del trauma a cui la salute psicologica delle persone è stata sottoposta. Tali traumi, naturalmente si riversano sul sonno, impattandone in maniera specifica e selettiva. Ad esempio, è stata riscontrata la presenza di incubi come espressione del trauma. I sogni terrifici sono aumentati drammaticamente e sono un altro specchio delle conseguenze della situazione d’allarme che stiamo vivendo ormai da mesi.