RSA E COVID: UNO DEI GRANDI TEMI DELLA SICUREZZA
Venerdì scorso, il 5 marzo 2021, si è parlato a lungo di COVID e residenze per anziani.
L’appuntamento online era organizzato dall’Italian Network for Safety in Healthcare (INSH) in collaborazione con il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna.
Come ha detto Peter Lachman, presidente della patrocinante ISQua (International Society for Quality in Health Care), alla luce della pandemia “è necessario ripensare e ridisegnare i modelli di cura con competenze integrate nelle RSA, cosicché le cure siano sicure, della massima qualità e orientate alla persona”.
La fragilità delle residenze per anziani davanti all’impatto del Sars-CoV-2 è un fenomeno mondiale, come ha rivelato l’intervento di Adelina Comas-Herrera della London School of Economics. L’effetto però non è stato lo stesso ovunque: sono stati rilevati punti di forza e debolezza sui quali è utile soffermarsi prima del lungo processo che sarà necessario intraprendere per migliorare la sicurezza e i confini operativi dell’intero settore delle Long Term Care.
Sanità 360° ha seguito l’intero appuntamento e in questo numero propone una selezione degli argomenti che, a nostro giudizio, possono far partire la riflessione. Li trovate qui di seguito:
- Rsa e Covid in Italia
- Residenze per anziani: i numeri della pandemia del mondo
- Sicurezza delle cure e formazione preventiva nelle RSA durante il COVID-19
- La responsabilità civile sanitaria nelle RSA al tempo del Covid
Come sempre, grazie per l’attenzione e buona lettura.
Roberto Ravinale,
Direttore Esecutivo di Sham in Italia