IL VACCINO COVID IN ITALIA E IN FRANCIA

Un approfondimento sul piano transalpino e il confronto con il modello italiano.

 

In Italia il Ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato, il 2 dicembre 2020, il Piano strategico per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 redatto dal Ministero della Salute, dal Commissario Straordinario per l’Emergenza, dall’Istituto Superiore di Sanità, insieme a Agenas e Aifa.

Il piano di vaccinazione italiano si sviluppa attraverso diversi punti fondamentali, primo tra tutti: la presentazione della vaccinazione gratuita e garantita a tutti. Con oltre 215 milioni di dosi disponibili, la campagna di vaccinazione è cominciata in Europa il 27 dicembre dello scorso anno, il famoso e tanto atteso giorno del Vaccine Day.

A fine dicembre 2020, a sua volta, il Ministero della Salute francese ha diffuso una guida di 45 pagine in cui spiega l’organizzazione delle vaccinazioni nelle strutture di cura per gli anziani, insieme alle federazioni del settore anziani, le federazioni ospedaliere, i rappresentanti dei professionisti della salute e le associazioni dei pazienti.

Sia in Italia che in Francia, infatti, sono state identificate delle categorie a rischio e che quindi richiedono prima di tutte le altre l’accesso al farmaco anti COVID-19. Esse sono:

  • gli operatori sanitari e sociosanitari;
  • gli anziani residenti in strutture di alloggio collettivo e quindi di conseguenza tutti gli istituti di assistenza per persone anziane non autosufficienti, le unità di cura a lungo termine, le residenze private e quelle di servizi per anziani;
  • i professionisti che lavorano in questi stabilimenti;
  • soggetti in età avanzata.

Sia il documento francese che quello italiano, provenienti dai rispettivi Ministeri della Salute, prevedono dei percorsi organizzati delle vaccinazioni che si riassumono in delle azioni chiavi, quali:

  • la preparazione della campagna di vaccinazione
  • l’organizzazione logistica delle strutture sanitarie e delle figure professionali coinvolte nella campagna di vaccinazione;
  • l’organizzazione di sessioni di vaccinazione;
  • la farmacovigilanza e follow-up post vaccinazione.

Preparazione della campagna di vaccinazione in Francia

Secondo il documento guida francese la campagna di vaccinazione inerente alle categorie ritenute a rischio, ed elencate precedentemente, deve essere fatta seguendo 9 azioni prioritarie:

  • Creare un comitato direttivo delle vaccinazioni per ogni istituto, coinvolgendo il Direttore, il medico coordinatore, un medico di riferimento per il Covid, un dirigente sanitario ed un coordinatore amministrativo;
  • Informare i residenti nelle strutture, i professionisti che vi lavorano, gli assistenti e le famiglie dei degenti, in merito ai criteri necessari per l’accesso alle vaccinazioni e alla prima fase della campagna, ai principi alla base di questa coordinazione e dei futuri sviluppi. La guida francese propone inoltre che debba essere designata una persona di fiducia che accompagni i residenti che desiderano vaccinarsi durante la consultazione prevaccinazione e la raccolta del consenso;
  • Fornire le stesse informazioni agli organi di governo;
  • Identificare delle risorse mediche, paramediche, materiali e amministrative necessarie alla pianificazione e alla realizzazione delle consultazioni pre-vaccino;
  • Pianificare le consultazioni pre-vaccino al fine di permettere la prescrizione del vaccino stesso. Questo è un doppio passaggio che consiste sia nell’informare i medici curanti della necessità di effettuare queste consultazioni, al fine di identificare quelli di loro che non sono in gradi di farle e mobilitare di conseguenza  il medico coordinatore e un altro medico di supporto, sia invitare i professionisti stessi a consultare il proprio medico di famiglia o del lavoro per accedere alla prima fase della campagna ed informare gli altri della possibilità della prescrizione del vaccino nel caso in cui siano disponibili dosi extra il giorno della vaccinazione;
  • Verificare la disponibilità degli utensili necessari sia per la preparazione che per il monitoraggio della vaccinazione nel sistema Vaccin Covid, aperto dal 4 gennaio;
  • Identificare le risorse mediche, paramediche, materiali ed amministrative necessarie alla realizzazione stessa del vaccino entro le 72 ore dal ricevimento della medicina, essendo a conoscenza che “la data massima precisa di utilizzo delle dosi sarà indicata al momento della consegna”;
  • Stabilire, nel rispetto del segreto medico, la lista dei potenziali candidati (residenti e professionisti della struttura) almeno cinque giorni prima della consegna del medicinale in modo da comunicare al referente il numero preciso di dosi necessarie;
  • Realizzare un test di simulazione del percorso di vaccinazione nell’istituto.

Inoltre, secondo la guida francese, il vaccino contro il Covid-19, in questi casi, può essere realizzato solo su prescrizione medica preceduta da un consulto pre-vaccino realizzato dal medico curante, dal medico coordinatore, o in mancanza dei precedenti da un altro medico disponibile.

Questa consultazione può esser fatta sul luogo e di persona o in teleconsulto a distanza.

La consultazione pre- vaccino deve esser fatta almeno 5 giorni prima del vaccino stesso, in modo da avere le dosi di medicinale necessarie.

Per quanto riguarda la raccolta del consenso alla vaccinazione, la guida del Ministero francese ricorda che deve essere effettuata “nell’ambito della legge e delle regole abituali”, cioè dopo aver dato alla persona informazioni chiare, giuste e adeguate. In questo modo, il paziente sarà in grado di dare un consenso libero e informato.

Realizzazione delle vaccinazioni

In Italia l’organizzazione dei vaccini è sotto coordinamento costante del Ministero della salute, la struttura del Commissario Straordinario e le Regione e Province Autonome. Viene prevista l’identificazione di siti ospedalieri o peri-ospedalieri e l’utilizzo di unità mobili al fine di arrivare anche ai soggetti che sono impossibilitati nel raggiungimento dei punti di vaccinazione. Ogni unità vaccinale sarà composta da medici, infermieri, assistenti sanitari, OSS e personale amministrativo.

In Francia, il decreto n°2020-1691 del 25 dicembre 2020 precisa che qualsiasi professionista sanitario, che eserciti o meno la libera professione, e qualsiasi studente di medicina o facoltà sanitaria, può partecipare alla campagna di vaccinazione nel limite delle sue competenze per quanto riguarda le vaccinazioni.

Il medico coordinatore degli istituti per anziani può prescrivere e coordinare i vaccini dei residenti nella struttura e del personale. I medici curanti dei pazienti residenti devono essere informati delle prescrizioni fatte.

Gestione dei pericoli

Le attività di sorveglianza saranno pianificate in modo accurato attraverso la farmacovigilanza passiva sia in Italia che in Francia.

In Italia verranno attuate anche misure azioni proattive attraverso progetti di farmacovigilanza attiva e farmaco-epidemiologia.

In questa nuova situazione di sviluppo, è necessario, in qualsiasi parte del mondo, fornire informazioni che siamo accurate e obiettive al fine di attrarre quante più adesioni possibili alla campagna di vaccinazione.

 

 

 

Fonti: