IL RM NEI SERVIZI TERRITORIALI DI SALUTE MENTALE
Un modello standardizzato di organizzazione per i servizi territoriali di Salute mentale. Il Progetto è stato realizzato dall’Asl Roma 1 e che ha ottenuto la Menzione Speciale al Premio Sham 2019
Valutazione e gestione del rischio clinico per rendere più efficaci le cure nei servizi di Salute mentale. È questa la complessa mission del progetto “R.O.M.A” 1.0 (Risk Observation Measurement Assessment-Risk Management nei servizi territoriali Salute Mentale), realizzato dall’Asl Roma 1 e che ha ottenuto la Menzione Speciale al Premio Sham 2019. L’idea nasce da un evento sentinella che si è svolto sul territorio di pertinenza di un Centro Salute mentale Asl Roma 1.
Il Dipartimento Salute Mentale Asl Roma 1, in collaborazione con la Uoc Servizio Prevenzione e Risk Management, ha promosso il “Progetto R.O.M.A. 1.0 (Risk Observation Measurement Assessment) – Risk Management nei Servizi Territoriali Salute Mentale (STSM)”. È stato sviluppato uno strumento operativo denominato “Format R.O.M.A. 1.0” che consente di uniformare la pratica clinica nei STSM e di implementarla proprio con strumenti di Risk Management. Il “Progetto R.O.M.A. 1.0” consiste in un modello standardizzato di organizzazione dell’équipe multiprofessionale dei Servizi Territoiali di Salute Mentale (STSM), dal primo contatto e lungo tutta la gestione del caso. Infatti, ai servizi territoriali vengono fornite le procedure di utilizzo del Format R.O.M.A. 1.0 in ogni fase del percorso di cura.
Il Progetto prevedeva una fase pilota dipartimentale di quattro mesi che ha coinvolto sei STSM (2 Centri Salute Mentale, 2 Servizi Dipendenze, 2 Servizi di Prevenzione Interventi Precoci Salute Mentale). La particolarità del Format R.O.M.A. 1.0 è quella di organizzare l’attività clinica secondo un modello sequenziale di Best Practice suddiviso in tre fasi: 1) observation-osservazione clinico-anamnestica e individuazione dei fattori di rischio da parte dell’équipe multiprofessionale, per la quale sono previsti almeno due operatori con diversa competenza professionale in ogni fase della gestione dei casi afferenti ai servizi territoriali; 2) measurement-quantificazione psicometrica del Rischio Clinico attraverso l’uso di una scala di autovalutazione, somministrata al paziente al primo contatto e nelle fasi successive del trattamento a discrezione dell’equipe multiprofessionale di riferimento; 3) assessment-integrazione della valutazione clinica con la valutazione standardizzata del Rischio Clinico per la strutturazione di Progetto Terapeutico Individuale (PTI) periodicamente monitorato e composto da un piano trattamento individuale, un piano gestione del rischio, un piano gestione urgenza/emergenza.
Al momento in Italia non esistono modelli standardizzati per la gestione del Rischio clinico in Salute Mentale. Qualora sarà verificata l’efficacia, il modello di Best Practice definito dal “Progetto R.O.M.A. 1.0” potrebbe essere trasferito in altri servizi del Sistema sanitario nazionale.