INFORMATIZZARE LE PRESCRIZIONI ANTIBIOTICHE

Più 10 per cento appropriatezza; meno 23 per cento nel costo delle prescrizioni antibiotiche. L’introduzione di un percorso digitale aumenta la sinergia tra Farmacia Ospedaliera, Infettivologi e Clinici, inoltre il percorso di Antimicrobial Stewardship ha permesso una semplificazione della terapia favorendo la descalation therapy e il passaggio dalla terapia endovenosa a quella orale

 

Presso l’ASL AT di Asti a partire dal 2001 è attiva la richiesta motivata degli antibiotici per alcune molecole. Tale modalità di richiesta motivata, e quindi limitativa, è avvenuta dal 2001 al 2016 mediante modulo cartaceo. Nel 2017 questa modalità di richiesta è stata ulteriormente puntualizzata, implementata e informatizzata.

Questo percorso, inizialmente in modalità cartacea, – spiega la Risk Manager Anna Mesto – ha consentito di focalizzare l’attenzione dei Clinici riguardo ad alcuni antibiotici e di evitare la possibilità di duplicazioni delle prescrizioni, con l’effetto di ridurne l’uso incontrollato e di contenere i costi.

A partire dal 2017 la procedura è stata informatizzata. La motivazione della richiesta nel nuovo modulo digitale avviene da parte dei Clinici scegliendo tra un numero definito di possibilità in un menù a scomparsa e sia Farmacisti che Infettivologi possono monitorare le prescrizioni e confrontarsi anche in tempo pressoché reale su ogni singolo caso. In più, un alert informatico si rende visibile ai Clinici allo scadere del periodo di prescrizione di sette giorni, per assicurare che solo in caso di necessità cliniche la somministrazione venga prolungata.

Anna Mesto, Risk Manager ASL AT Asti

In questo modo, l’appropriatezza prescrittiva è cresciuta nel 2018 del 10% rispetto agli anni precedenti portando la percentuale di appropriatezza delle 1235 osservazioni effettuate tra 2010 e 2018 all’89% (1102/1235). Dal 2013 al 2018 si è registrata, inoltre, una riduzione della spesa per antimicrobici del 23% (sempre ricordando che una riduzione della spesa globale può anche permettere un incremento della spesa per singola prescrizione, ove le prescrizioni stesse siano meno numerose e più appropriate).

Questi risultati sono stati riconosciuti anche con la delibera direzionale della ASL che ha creato ufficialmente il Gruppo di lavoro multidisciplinare “Antimicrobial Stewardship” con Responsabile un Dirigente Medico della SC Malattie Infettive e componenti del CIO, quali un Dirigente Medico D.S., Farmacista, Microbiologo, Infermiere Specializzate Rischio Infettivo.

“Aldilà degli atti formali – conclude Mesto – l’attività descritta è il risultato del lavoro di Équipe portato avanti dai professionisti. I risultati di questi primi due anni di informatizzazione rappresentano, inoltre, il punto di partenza per avviare anche sul Territorio ASL AT ulteriori azioni di monitoraggio e contenimento delle resistenze antibiotiche, ai fini di strutturare una Antimicrobial Stewardship Territoriale”.

Il progetto è stato inserito tra le buone pratiche piemontesi presentate alla 12° Call for Good Practices di Agenas ed è stato illustrato alla 1a “Giornata Regionale delle Buone pratiche per la sicurezza delle cure”, organizzata dal Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente della Regione Piemonte.