SANITÀ: COME NASCONO I MANAGER DEL DOMANI
La Mutua Sham ha ospitato i futuri direttori di ospedale in visita dalla Francia: un’occasione per capire come si formano gli amministratori sanitari transalpini e confrontare i due sistemi sanitari nazionali
La Mutua Sham, società del gruppo Relyens, ha incontrato i 40 allievi della prestigiosa Ècole des Hautes Études en Santé Publique (EHESP), giunti a Torino a metà ottobre 2019 in occasione del viaggio studio “Le Système de Sante Italien”: una settimana di approfondimento e confronto tra i due sistemi sanitari, quello italiano e quello francese, che ha visto un tour delle principali realtà ospedaliere nazionali. Con un campus sia a Rennes che a Parigi, l’istituto da oltre 70 anni forma i migliori professionisti francesi e internazionali nell’ambito della Sanità Pubblica. Ad accoglierli per una giornata di scambio e approfondimenti, i vertici del gruppo: il presidente Olivier Bossard, il direttore generale Dominique Godet, il direttore delle partnership e delle relazioni esterne, Erwan Trividic, e il direttore esecutivo in Italia Roberto Ravinale.
“Questa occasione rappresenta un ottimo esempio di confronto tra due realtà sanitarie di primo livello, quella francese e quella italiana. Incontri di questo tipo dovrebbero essere promossi tra tutti i sistemi sanitari europei – ha commenta Olivier Bossard alla platea di allievi destinati a divenire, in pochi anni, direttori di ospedali francesi -. “I sistemi sanitari hanno, ovviamente, delle peculiarità, ma l’obiettivo che devono raggiungere – la sicurezza delle cure – e il problema che affrontano – il rischio clinico – sono gli stessi per tutti. Il risk management è e deve divenire sempre più parte integrante del governo sanitario e della formazione dei nuovi professionisti sia clinici che specializzati nella gestione dei processi”.
La Francia ha percorsi universitari realmente verticali e completi, che avviano in modo concreto gli studenti alla professione di amministratore sanitario. Negli ultimi anni anche l’offerta formativa del nostro Paese si sta arricchendo, offrendo percorsi accademici altrettanto validi e professionalizzanti. Il sistema universitario italiano vive un profondo cambiamento in quanto il trasferimento tecnologico, che costituisce uno degli assi portanti della cosiddetta “terza missione”, si è affiancato alle tradizionali funzioni di didattica e di ricerca. Alla base di questa trasformazione c’è l’assunto che i risultati accademici siano utilmente assorbibili dal sistema aziendale e che favoriscano lo sviluppo di beni e di servizi innovativi, attraverso iniziative specifiche e non solo con il travaso di nuove risorse formate dai percorsi didattici universitari.
“Sham, in questo senso, da sempre lavora al fianco del mondo accademico. Nello specifico, in Italia ha stretto rapporti di fattiva collaborazione con la Scuola di Specialità in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Milano, con il Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università Tor Vergata di Roma e con il Dipartimento di Management dell’Università di Torino – aggiunge Roberto Ravinale -. Con quest’ultimo, in particolare, da tempo lavoriamo fianco a fianco per integrare con ulteriori competenze e know-how il curriculum del personale sanitario. Ci sono, infatti, conoscenze importanti che devono far parte del bagaglio di competenze di tutti i manager e amministratori della sanità. Tra queste, alcuni dei temi trattati oggi, come la necessità di integrare gestione del rischio e dei sinistri per trarne un costante flusso di misure di miglioramento mantenendo aggiornato il livello della prevenzione”.
Questo è solo uno dei temi toccati dalla giornata di formazione Relyens. Gli esperti del gruppo si sono confrontati con gli studenti d’oltralpe sul ruolo della RC sanitaria nel complesso dell’SSN, sul contributo delle assicurazioni alla sostenibilità e sicurezza delle cure sui costi, non solo economici, della medicina difensiva e sull’impatto della legge Gelli /Bianco.
“Tutti argomenti determinanti in un panorama sanitario che sta evolvendo rapidamente e in più direzioni – conclude Roberto Ravinale -. È importante che vengano inseriti ad ampio raggio nella formazione del personale e dei dirigenti sanitari. Non è un segreto che le Sanità Pubbliche di molti paesi europei si trovino in ristrettezza di risorse e personale. Ed è proprio in una condizione di energie ridotte che il risk management può dare il suo miglior contributo nel concentrarle e valorizzarle al meglio. L’organizzazione, però non è tutto. Formazione, cultura e confronto diffuso faranno la differenza perché il driver principale della Sanità restano le persone che operano quotidianamente nel settore. La mutua Relyens ha come missione fondativa far crescere la cultura e la prassi della prevenzione e continuerà ad affiancare enti e professionisti che si impegnano ogni giorno nel rendere le cure più sicure”.