TRE ANNI DI SPERIMENTAZIONE: IL TELEMONITORAGGIO DI 256 PAZIENTI CRONICI OFFRE MIGLIOR CONTROLLO DELLE CURE E MAGGIOR RISPARMIO

Giuseppe Pasqualone, Direttore Generale dell’ASL Brindisi, racconta lo sviluppo di TeleHomeCare, il progetto che ha permesso ai Medici di Medicina Generale di seguire i propri pazienti a domicilio e del quale la Regione Puglia ha autorizzato l’estensione all’intera Provincia sulla base dei risultati raggiunti. Si prevede che l’impiego a pieno regime di tutti i 137 device permetterà di liberare oltre 800.000 Euro annui da reinvestire nelle cure

 

La dinamica demografica e la modificazione dei bisogni di salute della popolazione evidenzia una quota crescente di popolazione over 65, rendendo non più procrastinabile un ridisegno strutturale ed organizzativo della rete dei servizi assistenziali con particolare riferimento al setting dell’assistenza territoriale. L’innovazione tecnologica e, in particolare, la telemedicina può contribuire in modo significativo a tale riorganizzazione, assicurando una migliore qualità dell’assistenza nell’erogazione delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie, con economie di spesa da non trascurare.

L’ESPERIENZA A CEGLIE MESSAPICA (Ottobre 2015-Marzo 2018)

Il Progetto TeleHomeCare, attivato nel territorio di Ceglie Messapica a partire dal mese di ottobre 2015, è stato proposto come supporto tecnologico dell’attività già strutturata di assistenza domiciliare, al fine di migliorare l’erogazione delle prestazioni sanitarie nell’Ospedale di Comunità (attivato all’Ospedale di Ceglie Messapica riconvertito in Presidio Territoriale di Assistenza) e presso il domicilio dei pazienti, contribuendo ad assicurare equità nella fruizione delle cure territoriali, supporto nella gestione della cronicità, maggiore accessibilità, migliore continuità delle cure e maggiore efficacia degli interventi, attraverso il confronto multidisciplinare e l’integrazione tra professionisti.

I destinatari del servizio sono stati pazienti affetti da patologie croniche – prevalentemente Broncopneumopatia Cronico-Ostruttiva (BPCO), diabete e scompenso cardiaco – in fase di instabilità clinica, mentre gli attori del progetto sono stati i Medici di Medicina Generale (MMG), gli specialisti di branca, gli infermieri dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), i caregiver e i familiari. I pazienti, opportunamente selezionati secondo il livello di fragilità, sono stati arruolati e seguiti dai propri medici di famiglia attraverso il telemonitoraggio dei parametri vitali mediante l’utilizzo di device carrellabili H@H (Hospital at Home), in grado di rilevare i principali parametri clinici e strumentali.

Oltre a un miglioramento organizzativo ed assistenziale, con consolidamento dei rapporti di collaborazione ed integrazione tra le figure professionali impegnate nel progetto (elemento da non trascurare considerato l’atavico distacco tra attività dei medici di medicina generale e dei medici specialisti), i risultati clinici hanno evidenziato un miglior controllo della patologia attraverso il monitoraggio dei parametri vitali che ha consentito di intervenire tempestivamente modificando il trattamento farmacologico e ottimizzando i tempi di stabilizzazione clinica del paziente.

L’analisi costo/beneficio con riferimento al numero dei ricoveri evitati e alla riduzione delle giornate di degenza ha evidenziato un risparmio economico, anche in termini di risorse liberate. Su un totale di 256 pazienti arruolati nel periodo ottobre 2015 – marzo 2018, mediante l’utilizzo di 11 device, n° 61 pazienti risultavano affetti da BPCO, n° 16 dei quali con comorbilità; n° 77 affetti da scompenso cardiaco, n° 42 dei quali con comorbilità; n° 118 pazienti diabetici, n° 43 dei quali con comorbilità. I risultati hanno evidenziato complessivamente un miglior controllo della patologia, attraverso il monitoraggio quotidiano dei parametri vitali (tempo medio di monitoraggio pari mediamente a 25 giorni), che ha consentito di intervenire tempestivamente modificando il trattamento farmacologico.

Il costo del servizio di telemedicina è stato pari a circa Euro 30,50 per paziente al giorno. L’analisi costo/beneficio, con riferimento al numero di ricoveri evitati (n° 15 nel periodo esaminato) per patologie DRG-correlate nei pazienti residenti a Ceglie Messapica, confrontati con i ricoveri di tutti i residenti nella ASL di Brindisi registrati ad esempio nel periodo 2016-2017, ha consentito di stimare un risparmio netto (ossia detraendo il costo del servizio di telemedicina attivato in favore degli stessi pazienti) pari ad Euro 26.665. Considerando, inoltre, il numero delle giornate di degenza, si è ottenuto un risparmio netto pari ad Euro 46.222. Complessivamente il risparmio netto conseguito in due anni (2016-2017) mediante l’utilizzo di soli 11 device è stato pari ad Euro 72.887.

Giuseppe Pasqualone, Direttore Generale dell’ASL Brindisi

L’ESTENSIONE DEL PROGETTO SULL’INTERO TERRITORIO DELLA ASL

Sulla base dei risultati positivi conseguiti nella fase di sperimentazione triennale a Ceglie Messapica, è stata proposta agli organi regionali l’implementazione di tale progettualità sull’intero territorio aziendale. Tale progettualità è stata autorizzata in data 13 marzo 2017 dal Coordinamento regionale della telemedicina e quindi inserita nella prima trance di finanziamenti erogati alla ASL BR, a valere sulle risorse del PO FERS 2014/2020. Si è, quindi, proceduto all’indizione della gara che è stata aggiudicata alla ditta ITEM-Oxygen nei primi mesi del 2018; è stato quindi sottoscritto il contratto, definito il cronoprogramma delle attività con la consegna dei device presso le sedi dei Distretti Socio Sanitari (41 apparecchiature carrellate e 96 portatili, complessivamente quindi n° 137 device) e il successivo collaudo concluso nel dicembre 2018. Contestualmente è stato attivato presso il PTA (Presidio Territoriale di Assistenza) di Ceglie Messapica il Centro Servizi Telemedicina (CST), presieduto da personale operante h. 12; è stata inoltre avviata e conclusa la formazione teorica del personale con la realizzazione di due eventi formativi, rispettivamente in data 22 settembre e 15 dicembre 2018, mentre è tuttora in atto la formazione pratica sul campo.

Preliminarmente alla fase di avvio delle attività si è proceduto alla definizione e condivisione tra la Direzione Aziendale e i MMG di un protocollo d’intesa allo scopo di definire sia gli aspetti organizzativo-gestionali (definizione di ruoli e funzioni dei vari attori coinvolti, definizione delle patologie croniche e dei criteri di eleggibilità dei pazienti, protocolli di monitoraggio, integrazione con gli specialisti di branca, etc), di quelli di natura giuridico-amministrativa (informativa e consenso informato del paziente, trattamento dei dati personali e sensibili, copertura assicurativa dei medici, etc), e di quelli di natura economica (previsione di incentivi/remunerazione rispetto alle prestazioni erogate in telemedicina sia presso gli OdC che presso il domicilio dei pazienti).

La previsione di risparmio netto complessivo, con l’impiego a pieno regime di tutti i 137 device, è di almeno 800.000 Euro annui.

 

Giuseppe Pasqualone

Direttore Generale

Azienda Sanitaria Locale di Brindisi