L’INFORMATICA AL SERVIZIO DELLE CURE DOMICILIARI
Il progetto dell’Azienda USL Toscana Sud Est, tra i tre vincitori del Premio Sham 2018, raccontato da chi l’ha concepito e messo in pratica. Una cartella informatica per seguire i pazienti portatori di lesioni cutanee a domicilio
Una cartella informatica criptata e accessibile solo agli operatori per garantire il livello e la continuità delle cure a casa dei pazienti portatori di lesioni cutanee. È questo il progetto “Miglioramento della qualità dell’assistenza dei cittadini portatori di lesioni cutanee” dell’Azienda USL Toscana Sud Est vincitore del Premio Sham 2018.
“Il progetto – spiega Sara Sandroni, Responsabile della Rete Assistenziale lesioni cutanee – nasce dalla volontà di garantire capillarità nell’assistenza ai portatori di lesioni cutanee nella nostra azienda sanitaria. L’ottica è quella di affidare servizi ad alta specificità a livello territoriale garantendo, così, una prossimità delle cure nel setting assistenziale privilegiato nella vita della persona: il suo domicilio. Abbiamo cercato di coinvolgere tutti gli attori vicini alla persona perché nel proprio domicilio una persona ha bisogno di tutta l’assistenza possibile dal più semplice al più specialistico livello di cura. Ovviamente tutte le figure che sono afferenti sia alla parte ospedaliera che a quella territoriale devono essere coinvolte per le cure di questi pazienti”.

Sara Sandroni (seconda fila, al centro) alla cerimonia di premiazione
Entrando nel dettaglio, Sandroni prosegue: “L’articolazione prevede che per ogni assistito venga aperta una cartella informatizzata collegata in rete con un codice alfanumerico sigillato e criptato per garantire la sicurezza del dato e della persona. Questa cartella con tutte le caratteristiche della lesione della quale la persona è portatrice può essere condivisa con gli operatori interessati garantendo, quindi, la maggior condivisione di squadra per ottener il migliore percorso per i cittadini. Questo percorso informatizzato consente di garantire prossimità e un grande numero di informazioni anche per quei cittadini che risiedono in zone difficilmente raggiungibili. Questo consente – attraverso la visione delle immagini e altri indicatori – di monitorare l’andamento della ferita, conoscere il suo stadio e i materiali utilizzati nonché, misurandone l’area, di valutarne il progresso o la regressione”.
“In un senso molto semplice – conclude la Responsabile della Rete Assistenziale lesioni cutanee – riusciamo a capire anche con un colpo d’occhio e anche tra operatori diversi quale siano le reali condizioni della ferita. Così abbiamo una prossimità di cura e una garanzia di tracciabilità in tempo reale”.