IL SALTO DI QUALITÀ PARTE DALL’UTENZA

Il progetto dell’ASL VCO, tra i tre vincitori del Premio Sham 2018, raccontato dai professionisti sanitari che l’hanno concepito e messo in pratica. Grazie ai video di addestramento, incentrati sulla dialisi peritoneale e dedicati a pazienti e caregiver, è stata aumentata la sicurezza della pratica a domicilio

 

“La dialisi peritoneale è una terapia salvavita che ha la peculiarità di poter essere gestita dal paziente e care giver a domicilio”. Michela De Nicola, infermiera presso il servizio di Dialisi Peritoneale dell’Asl Verbano-Cusio-Ossola, spiega che, però, è “necessario un percorso di addestramento”. É stata proprio l’esigenza di aggiornare la preparazione a dare origine ad uno dei tre progetti vincitori del Premio Sham 2018. “Il progetto” spiega il direttore della Nefrologia Maurizio Borzumati “nasce soprattutto dagli infermieri del team della dialisi peritoneale” al fine di trovare un medium – aggiornato ai tempi e alle nuove esigenze – per trasmettere ai pazienti gli elementi necessari a svolgere in tranquillità e sicurezza la dialisi a domicilio.

Il risultato sono state delle video-procedure richiamabili anche su smartphone e tablet attraverso QR code. “È stato un salto di qualità – riprende De Nicola – che ha risposto all’evoluzione dell’utenza nell’ultimo decennio”. Non solo i pazienti ma anche i care giver, infatti, provenivano da diverse culture e le brochure in italiano non consentivano più di comunicare in maniera efficace. I video, invece, trasmettono le “procedure aziendali che seguono i protocolli internazionali, permettendo al paziente e a coloro che lo assistono di imparare la metodica di gestione”.

Grazie a questa innovazione, oggi, pazienti, familiari e caregiver possono accedere in ogni momento ai video da cui poter apprendere o rivedere le procedure più idonee.

Il risultato apprezzato è stato la riduzione del rischio di complicazioni (infezioni e peritoniti) fino al 30 per cento. “Altro aspetto estremamente importante – conclude il dottor Burzumati – è stata la riduzione delle chiamate dal domicilio del paziente al Servizio di Dialisi Peritoneale. Il poter usufruire delle video-procedure e l’avere il conforto delle immagini ha sicuramente tranquillizzato il paziente che ha ritenuto in una minore percentuale di casi di dover ricorrere al contatto telefonico”