LA MAPPATURA DEL RISCHIO SUL TERRITORIO IN LOMBARDIA
Il progetto di Sham, in partnership con la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università degli Studi di Milano e alcune strutture associate in Lombardia, si è concentrato sui servizi erogati sul territorio quali: consultorio familiare, vaccinazione, salute mentale, distribuzioni presidi. Per la prima volta, perciò, un progetto interaziendale prende in esame l’ambito primario e poco esplorato dei servizi sul territorio
È in corso la prima mappatura, secondo il metodo di lavoro Sham, dei servizi socio-assistenziali erogati sul territorio in Lombardia. Il progetto nasce dalla partnership tra la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università Studi di Milano, la Mutua Sham e alcune strutture sanitarie lombarde associate: ASST Pavia, ASST SS Paolo e Carlo Milano, ASST Ovest Milanese, IRCCS Cà Granda Milano. La finalità è realizzare congiuntamente una mappatura attuale ed armonizzata (stesso metodo, strumento e criterio di valutazione) delle modalità di gestione del rischio poste in essere nei principali servizi erogati sul territorio, oggi di competenza della ASST quali Consultori, Vaccinazioni, Distribuzione presidi, Salute Mentale ed altre importanti servizi alla cittadinanza.
Durante il progetto il Risk Manager Sham, Anna Guerrieri, è stata affiancata sul campo da uno specializzando della Scuola di Specialità, che dedicherà la sua tesi alla mappatura in corso.
I primi risultati del progetto, partito a novembre 2017, e relativi alla ASST Paolo e Carlo sono stati presentati il 28 settembre 2018 a tutti i responsabili di Dipartimento della struttura. A dicembre 2018 verranno pubblicati i risultati dell’intero progetto.
“Si tratta di un progetto molto innovativo per due motivi – spiega Anna Guerrieri – Per la prima volta, si uniscono le forze in un progetto inter-aziendale e si focalizza l’attenzione su un ambito di crescente importanza e, finora, poco esplorato per quanto riguarda la mappatura del rischio: il territorio”.
Il metodo Sham applicato sul campo si basa su un’intervista strutturata con i professionisti socio-sanitari condotta sulla base di un référentiel costituito da 100 elementi di valutazione organizzati per temi e domini specifici. “Si tratta di uno strumento specializzato, sviluppato in decenni di attività di Sham, che si adatta alle singole realtà e confronta la prassi sanitaria e socio-assistenziale con un vasto spettro di parametri standardizzati: dalla letteratura scientifica all’evidence based medicine, dalla gestione del rischio alle ultime best practice”.
“Nel campo dei servizi territoriali – conclude Guerrieri – la mappatura permetterà di conoscere meglio l’organizzazione delle modalità di erogazione, individuare le eventuali criticità e facilitare l’armonizzazione ed il coordinamento delle attività tra territorio e ospedale a beneficio dei pazienti, degli operatori sanitari e dell’organizzazione sanitaria nel suo complesso”.