COME PROTEGGERE I FETI DALL’IRRAGGIAMENTO INVOLONTARIO A RAGGI X
Centomila esami RX all’anno e nessun caso nel 2018. Le procedure di sicurezza aggiornate durante il Premio Sham 2017 si inseriscono in una lunga tradizione presso l’ASL 2 Savona per prevenire gli esami radiologici alle donne incinta con cartellonistica e modulistica pre-esame.
La collaborazione tra la Radiologia e la struttura di Fisica Sanitaria della ASL 2 della Regione Liguria ha portato alla realizzazione di cartellonistica in più lingue [1] e modulistica pre-esame per scongiurare l’irraggiamento involontario dei feti nelle prime settimane di vita.
“Il rischio – spiegano Daniela Rembado e Ombretta Cena, rispettivamente Fisico responsabile della radioprotezione del paziente per la mammografia e tecnico sanitario di radiologia medica – è che una donna non conosca il suo stato di gravidanza (o ignori le implicazioni delle radiazioni ionizzanti) e venga sottoposta ad un esame che può danneggiare lo sviluppo del feto. Gli organi sono, infatti, particolarmente radio sensibili nelle prime settimane di gestazione”.

Da sx: Ombretta Cena, Daniela Rembado, Raffaella Stievano
I numeri, spiegano Rembado e Cena, sono sempre stati molto bassi perché l’attenzione in questo campo è alta da decenni. Nel 2017, però, si sono segnalati tre casi, uno dei quali coinvolgeva una donna che non parlava italiano.
“Quello è stato lo stimolo ad affinare ulteriormente le procedure di sicurezza, installando cartellonistica multilingue e distribuendo una modulistica aggiornata pre-esame. Il progetto, rientrato nel Premio Sham 2017, prevede un’intervista all’interno della sala radiologica da parte dei tecnici di radiologia. Qualora la persona abbia solo il dubbio di poter essere incinta, l’esame viene sospeso e rimandato dopo aver verificato l’eventualità”.
Il progetto di prevenzione al quale, oltre le intervistate, ha partecipato anche l’infermiera Raffaella Stievano, ha impiegato due indicatori di conformità allo standard di sicurezza: il primo sono le richieste provenienti alla struttura dall’esterno per stimare la dose di irraggiamento al feto ed indica la presenza di un fallimento nella prevenzione. Il secondo tiene traccia del numero di esami accettati ma non eseguiti in seguito al colloquio per-esame.
Nel 2018, su 100mila esami eseguiti in media all’anno, il numero di irraggiamenti involontari registrati è sceso a zero.
[1] Cartellonistica in lingua:
Italiana
Francese
Inglese
Tedesca
Araba
Spagnola