ALLA SCOPERTA DEI PROGETTI DEL PREMIO SHAM 2017 (II PARTE)
Continua il viaggio di Sanità 360° tra i progetti del Premio Sham 2017 focalizzati sulla prevenzione del rischio in sanità. Uno spazio di informazione pensato da Sham Italia per far conoscere le buone pratiche a livello nazionale e far crescere la consapevolezza attorno alla gestione del rischio e ai suoi strumenti migliori.
RIDURRE LE INFEZIONI FARMACO-RESISTENTI: L’ESPERIENZA DELL’ISMETT DI PALERMO
L’Istituto Mediterraneo Trapianti e Terapie Alta Specializzazione ha affrontato un incremento di pazienti portatori di Acinetobacter baumanii MDR nel 2015 con conseguente contaminazione ambientale e aumento del rischio. Le misure messe in atto hanno ridotto l’incidenza dallo 0,8 allo 0,3 per cento in un anno.
Le Infezioni Correlate all’Assistenza sostenute da germi Gram negativi Multi-farmaco resistenti (MDR) rappresentano un problema di salute in tutto il mondo in termini di Mortalità e Morbilità a causa delle poche opzioni terapeutiche disponibili per la cura di queste gravi infezioni. In Italia, la presenza di Acinetobacter baumanii MDR è endemica [1]. Il sistema di sorveglianza delle ICA ha consentito di rilevare nel primo quadrimestre del 2015 un aumento del tasso d’infezioni sostenute da Acinetobacter baumanii MDR nel reparto di Terapia Intensiva (ICU), associato all’aumento del reservoir di pazienti portatori del germe, poiché in quei mesi si è verificato un incremento di pazienti trasferiti da altre strutture sanitarie per Acute Respiratory Distress Syndrome (ARDS) da virus influenzale. Molti di questi pazienti erano portatori anche di Acinetobacter baumanii MDR. Questo ha determinato un aumento del rischio di contaminazione ambientale quindi di cross transmission agli altri pazienti ricoverati nel reparto, che le norme igieniche e le politiche di isolamento da contatto già implementate in Istituto non sono riuscite a contenere.
Il Comitato Infezioni Ospedaliere di ISMETT si è riunito nel corso del 2015 e 2016 per sviluppare una strategia di risposta. In primo luogo è stata effettuata una revisione delle linee guida [2], condivisa con l’équipe e con incontri obbligatori con tutto il personale sanitario della terapia intensiva per confrontare le strategie di contenimento aziendali e mantenere sempre altissimo il livello di attenzione ad ogni singolo aspetto. Tra le misure intraprese si annoverano: screening di sorveglianza; impiego di ipoclorito di sodio; campionamenti ambientali e implementazione di un programma di Antimicrobial stewardship incentrato sull’uso appropriato delle molecole antimicrobiche.
Va rilevato che il sistema di sorveglianza delle ICA implementato in ISMETT in questi anni è stato cruciale per verificare in tempo reale il verificarsi in Istituto di un incremento epidemiologicamente significativo dei tassi di ICA sostenuti dal germe.
Il progetto così articolato ha richiesto diversi mesi per la fase attuativa e di analisi dei risultati ma, a gennaio 2017, è apparso evidente che il tasso medio annuale di ICA da Acinetobacter baumanii MDR del 2016 era stato del 0.3‰, in netto calo rispetto allo 0.8‰ del 2015.
Dopo questa esperienza l’indicatore è stato stabilmente inserito nel sistema di sorveglianza delle ICA dell’Istituto e continuerà ad essere monitorato nei mesi successivi.
LE PAROLE CHIAVE DELLA CRITICITÀ
All’ASST Ovest Milanese un sistema informatico di archiviazione abbina sinistri, parole chiave e percorsi di miglioramento.
Il progetto presentato dall’ASST Ovest Milanese è basato sullo studio e l’implementazione di parole chiave che indentificano specifiche criticità nel processo di cura che ha generato un sinistro. L’obiettivo è di consentire un’analisi strutturata e ampia che prenda in esame tutti gli elementi dell’episodio. Nel secondo semestre 2017 per poter applicare la metodologia presentata è stato necessario implementare nel database per la gestione dei sinistri “SGRR” 13 parole chiave “evento”, con due livelli di dettaglio, che fossero rappresentative di diverse aree tematiche risultate critiche. Queste aree sono state stabilite selezionando le parole che più frequentemente si presentavano nella valutazione dei sinistri analizzati nel corso del precedente anno.
Parallelamente, sono state individuate 10 parole chiave “attività” con relativo livello di dettaglio, rappresentative delle possibili azioni di miglioramento in modo da tracciare l’azione correttiva in relazione alle parole chiave precedenti.
Dopo il processo di valutazione del sinistro – che si estende all’intera durata della sua gestione – e l’associazione delle parole chiave (massimo 4 per singolo sinistro), viene effettuato il confronto con il Risk Manager, da cui nascono le successive azioni di miglioramento.
Nel database, gestito in completa autonomia, sono stati predisposti due report: per le parole chiave “evento” e “attività”. L’inserimento dei dati corrispondenti ai report di sintesi generale e report di dettaglio ne favorisce l’aggiornamento automatico, al fine di mettere in luce il secondo e terzo livello di dettaglio correlati con le UO/servizi che hanno generato il sinistro.
Il database si interfaccia con il sistema di gestione delle segnalazioni interne (incident reporting) e permette di verificare se un episodio di sinistro è stato oggetto di segnalazione interna come evento indesiderato e/o evento sentinella.
[1] European Center for Disease Control and Prevention (link).
[2] Guidelines or the management of the infection control measures to reduce transmission of multidrug-resistant Gramnegative bacteria in hospitalized patients (link).