LEGGE GELLI: APPROVATO L’OSSERVATORIO DELLE BUONE PRATICHE
Come previsto dall’articolo 3 della legge Gelli-Bianco n.24/2017 il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha istituito [1] l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità.
L’Osservatorio delle buone pratiche nasce presso l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS). La sua funzione sarà raccogliere dai Centri per la gestione del rischio sanitario [2] “i dati regionali relativi ai rischi ed eventi avversi nonché alle cause, all’entità, alla frequenza e all’onere finanziario del contenzioso”.
Scopo dell’Osservatorio sarà, anche, quello di indicare alle Regioni le modalità per monitorare il rischio sanitario e quello di proporre idonee misure per la prevenzione e la gestione dello stesso, per il monitoraggio delle buone pratiche e per la formazione e l’aggiornamento del personale, anche attraverso la predisposizione di linee di indirizzo.
In questo vasto campo di azione l’Osservatorio potrà avvalersi sia dei dati presenti nel Sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità (SIMES) sia delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie individuate ai sensi dell’articolo 5 della stessa Legge Gelli.
L’organico dell’Osservatorio è fissato in 22 membri, che partecipano a titolo gratuito. Il decreto è il primo passaggio dell’iter legislativo. Le prossime fasi porteranno a definire le attività specifiche dell’Osservatorio e renderlo pienamente operativo. Sanità 360° seguirà i successivi passaggi nei prossimi numeri.
[1] Decreto 29 settembre 2017.
[2] Art 2, comma 4, legge 24/2017 “In ogni regione è istituito, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, il Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente, che raccoglie dalle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private i dati regionali sui rischi ed eventi avversi e sul contenzioso e li trasmette annualmente, mediante procedura telematica unificata a livello nazionale, all’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità, di cui all’articolo 3”.