L’ASSICURAZIONE SANITARIA NON È UN LUSSO, MA UNA GARANZIA
Alla luce dell’esperienza maturata negli ultimi 10 anni e della recente spinta normativa impressa dalla legge 24/2017, è difficile continuare a considerare l’assicurazione sanitaria come una scelta meramente economica. Il dibattito su quali elementi farvi rientrare e quali escludere resta aperto. Ciò che invece non ha più fondamento è l’idea che ai tempi odierni una struttura sanitaria possa continuare a non avere copertura alcuna.
Nel momento in cui si pone il tema di come tutelare le strutture sanitarie, pubbliche e private, che siano interessate al processo di rientro nel mercato dell’assicurazione di responsabilità civile, è utile capire perché quelle stesse aziende – e molte società assicurative – se ne siano, inizialmente, allontanate. L’ambito dell’assicurazione sanitaria è complesso perché la copertura del rischio è ormai inscindibile da una consulenza e un’analisi di gestione volte a misurare, quantificare e ridurre il rischio stesso e i risarcimenti che ne derivano. Ciò crea una situazione unica nel panorama della Responsabilità Civile: gli interessi di assicurato e assicuratore non procedono su binari paralleli, ma sono intimamente concordi. Allo stesso modo è unico il livello di competenze tecniche e professionali richieste per far fronte ai diversi processi, amministrativi e manageriali, coinvolti.
La chiave di volta dell’intero sistema sono i dati. Tanti e continuamente aggiornati. L’assenza di dati priva le aziende sanitarie del loro principale strumento di consapevolezza del rischio passato e porta alla fine del mercato: non potendo analizzare il rischio passato e di conseguenza ipotizzare il rischio futuro, in via cautelativa le compagnie assicuratrici possono rifiutarsi di assicurare o imporre franchigie/SIR elevate senza correlazione con il rischio oggettivo. Quegli stessi dati sono essenziali per avviare un processo di analisi e di interventi interni che porti a ridurre l’esposizione al rischio clinico e a misurare anche la qualità del servizio erogato nel corso degli anni. Lo stesso avviene per la gestione dei sinistri legati a una celere negoziazione, volti a ridurne, rispettivamente, incidenza e costi, nel rispetto dei diritti del danneggiato. Infine incide anche sulla riservazione e rivalutazione permanente dei fondi aziendali commisurata alla reale esposizione di ogni singolo fascicolo.
Tutti questi processi avvengono assieme e rendono evidente come la relazione tra assicurato e assicuratore non possa più considerarsi conclusa nella stipula di una semplice copertura, ma si debba articolare in una partnership profonda fondata sulla fiducia, sulla condivisione dei dati e sulla consulenza dell’intera attività di gestione del rischio.
Una vera e propria alleanza alla quale, per le strutture sanitarie intenzionate a rientrare nel mercato assicurativo, Sham Italia e Ravinale & Partners aggiungono un ulteriore elemento di tutela: la valorizzazione dei dati e delle competenze accumulate da ciascuna struttura nel corso degli anni, per l’elaborazione di un quadro oggettivo del rischio sul quale calibrare le scelte di gestione future.
Christophe Julliard
Country Manager Sham in Italia