NOVITÁ SHAM: L’ESPERIENZA A TOR VERGATA
Il Risk Management al centro della nuova strategia del Policlinico che in due anni ha ridotto il deficit di 30 milioni di euro. Da un anno il contratto con Sham all’insegna di un obiettivo comune: ridurre il rischio per aumentare i fondi destinati alle cure.
“La gestione del rischio clinico è il fulcro centrale della mia strategia: il fondo sul rischio pesa per 10 milioni all’anno sul mio bilancio. Fondi che potrebbero essere molto più fruttuosi se destinati alle cure”. Per Tiziana Frittelli, Direttrice Generale di Tor Vergata, l’investimento sul rischio clinico è un investimento per i pazienti: “Migliora la sicurezza delle cure e riduce le risorse immobilizzate”. Per questo il Policlinico, nei due anni che ha ridotto il deficit di trenta milioni di Euro, ha continuato a investire nelle figure professionali dedicate alla gestione e riduzione del rischio: “Abbiamo formato facilitatori del rischio, implementato le funzioni del Risk Manager, avviato analisi interne e progetti come quello, fondamentale, della medicina narrativa, che dà avvio ad un nuovo livello di comunicazione tra pazienti, familiari e sanitari”.
In questa stagione di rinnovamento si inserisce Sham che vince il bando per copertura assicurativa. Come è stato il passaggio?
Uno dei requisiti del bando che Sham si è aggiudicata in gara con un’altra compagnia di assicurazione prevedeva una clausola specifica: la riduzione del premio a fronte di buoni risultati nella riduzione del rischio. Un anno è poco per valutare gli impatti dell’attività di Sham ma ho rilevato due aspetti fondamentali: la prima è una preparazione tecnica impeccabile, unita ad una profonda correttezza personale e professionale. La seconda, che per mia esperienza è estremamente positiva, è un’attività di consulenza continua nella mappatura e riduzione del rischio, attraverso analisi dei dati, un software dedicato, tavoli di lavoro e un confronto continuo tra i consulenti Sham e il Risk Manager della struttura. La sensibilità alle problematiche di gestione è evidente e questo, per me, rappresenta il fulcro sul quale può svilupparsi una vera partnership con due obiettivi comuni: la gestione del rischio per ridurlo e l’analisi e gestione dei sinistri per alleggerire il peso sul bilancio dei fondi immobilizzati.

Tiziana Frittelli – Direttrice Generale di Tor Vergata
Che cosa si aspetta, perciò, dalla partnership con Sham?
Quello che mi aspetto, e che pretenderei da qualsiasi compagnia assicurativa, è esattamente questa attività di consulenza e concordanza di obiettivi. Un altro aspetto importante nella partnership tra assicurato e assicuratore è la trasparenza nella gestione dei sinistri che si trovano nella zona di confine della franchigia (un terreno sensibile nel settore) e un’analisi approfondita dei dati per quantificare il fondo di rischio, unita ad una presenza fattiva e corretta nel comitato valutazione sinistri. Questi sono gli ingredienti di una partnership vera, fattiva. Da Sham mi aspetto una particolare correttezza e trasparenza in ognuno di questi campi e penso che la sua ispirazione mutualistica mi autorizzi a farlo. Ad un anno dalla firma del contratto, posso testimoniare che, finora, si è dimostrata all’altezza di queste aspettative.